mercoledì 16 aprile 2014

effetti collaterali

uno degli effetti collaterali che non avevo preso in considerazione quando ho iniziato il mio regime di fisioterapie due anni fa, era forse quello più scontato, e cioè l'accumulo di stress ed adrenalina. quello che però non era scontato, era il quantitativo di stress che mi sarei trovato a fronteggiare.

alcuni muscoli del mio corpo, tipo i bicipiti femorali e la parte posteriore in genere, rispondono in maniera differente di altri. sono quelli che mettono più a dura prova la mia resistenza e la mia capacità di non nominare Vostro Signore in maniera inadeguata. prova che non viene superata spesso in realtà. la quasi quotidianità degli esercizi provoca però un accumularsi di tensioni, dolori e madonne varie difficili da smaltire. in pratica l'energia accumulata è decisamente maggiore di quella smaltita nelle varie attività ludiche, rilassanti, sessuali ecc.

riuscire a far andare d'accordo questo sforzo con la vita quotidiana non è cosa semplice. ad un certo punto ci si accorge che una parola fuori posto, o un ostacolo che fino a poco tempo prima avrebbe fatto appena sbuffare, ora rappresentano una scusa come un'altra per ricordare a quello lassù che il suo senso dell'umorismo è al livello del peggior comico di Colorado.

è stato necessario quindi imparare a gestire tutta questa tensione. la prima cosa logica è stata quella di evitare il contatto con situazioni e persone che avrebbero potuto facilmente alimentare questa fiamma tossica. tra l'altro vedo ora con occhi diversi, e forse in maniera più limpida, quanto odio gratuito la gente sputa sugli altri per liberarsi dalla frustrazione di una vita mediocre. d'altra parte, alla faccia dei social network, viviamo nel periodo dell'incomunicabilità. così, dicevamo, ti togli di torno questi esseri la cui funzione sociale è quella di simulare la classica molletta appesa al sottocoppa. ai coglioni, per essere più diretti. ma vedi che questo non basta.

allora inizi ad epurare anche soggetti dei social network. prima di tutto ho tolto la gente che postava continuamente cani, gatti e foto di qualsiasi cucciolo. poi coloro i quali postavano le foto di Papi, Cardinali e qualsiasi strumento di sottomissione religiosa di massa. poi ho tolto i grillini insistenti, soprattutto quelli che prima votavano silvio. e i nostalgici del ventennio naturalmente. poi ho tolto i cospiratori delle scie chimiche e i dispensatori di tutti i link di pseudoscienza, ai quali posso assicurare che NO, non sono guarito semplicemente bevendo più acqua di fonte. e poi tutti quelli che non mancano mai di farti vedere quanto è bella e piena di soddisfazione la loro vita, riempiendoti di foto della loro vita sociale, dei loro viaggi e di qualunque evento della loro vita. l'ostentazione pure insomma.

eppure non è bastato. ho passato l'ultimo natale con un quantitativo di veleno in corpo tale che un crotalo si sarebbe tenuto alla larga per paura che potessi ucciderlo con un morso. ho evitato tutti coloro i quali la notte della vigilia si prendono quell'unico giorno libero per ricordarti che in quel periodo la gioia è ovunque e che tu devi partecipare, prima di riscomparire nell'oblio fino a pasqua. e io no, non ero nè gioioso nè buono. ero incazzato come una marmotta che si sveglia fuori stagione, ero stanchissimo, stressato, e consapevole che nessuno di questi "buoni per un giorno" avrebbe avuto voglia di esserlo con me.

ho imparato a gestire meglio questa tensione (meglio, non bene). mi ero accorto che la rabbia non saliva con tutti, ma solo con alcuni soggetti. e allora mi sono chiesto il perchè. mi sono accorto che non era l'andare contro le mie idee a farmi arrabbiare, ma la superficialità di certi atteggiamenti. ho visto anzi, che il rapporto costruttivo, umano, con tante persone era piacevole, ed ho iniziato così ad indirizzare tutte le mie energie verso quella parte di umanità che ho ritenuto meritevole di condividere il mio mondo. sono diventato però, decisamente meno accomodante e accondiscendente. abbastanza impaziente. tengo a stento a freno la lingua. non è che mi riconosca tanto. ho dovuto rivedere il fatto che anche nei confronti della ragazza più disposta nei tuoi confronti, il "allora, trombiamo?" è una espressione che meriterebbe di essere ornata di qualche ghirigoro, perchè insomma, va bene essere diretti, ma su certe cose bisogna comunque presentare una confezione regalo decente. e così via.

perchè questa lunga e forse inutile manfrina? perchè sto sperimentando a mie spese che anche la persona più buona (o cogliona, a seconda dei punti di vista) del mondo, può attraversare dei momenti difficili, che tolgono il sorriso e mutano l'aspetto. abbiate quindi la pazienza di valutare se suddetta persona è effettivamente parte della categoria degli stronzi o se di tale stronzaggine ne è stato solo temporaneamente (si spera) investito. non giudicate subito negativamente una persona che non sorride il mattino. chiedetegli piuttosto se ha passato una buona nottata. solo dopo, in caso, mandatelo in culo.