lunedì 25 maggio 2015

c'era una volta...

...un principe azzurro.
ed essendo principe non aveva ancora avuto modo di mettere sottosopra il suo reame. quindi, prima di creare scompiglio, si dedicava all'attività che considerava preminente: la gnocca.
d'altra parte un pricipe come si deve, deve avere una compagna. la metà della mela, per usare una figura piuttosto in voga tra i lettori di harmony.
ecco, io voglio la mia metà della mela, pensò.
però, cercò anche di essere intellettualmente onesto: un principe disabile...chi mai vorrà averlo come compagno? certo, c'è il titolo nobiliare di mezzo, però... a lui non interessava solo far fruttare il diritto di discendenza, a lui interessava davvero avere una compagna per condividere la sua esistenza, le sue esperienze, i piaceri. e infine, sì, lui voleva anche essere un punto di riferimento per la sua compagna, una spalla affidabile. anche nei momenti difficili.
iniziava però a fare i conti con la dura realtà. si convinse che probabilmente nessuna avrebbe accettato le sue menomazioni. certo, era anche un bel principe tutto sommato: ma un principe che arriva a dorso di cavallo è di sicuro più appariscente di uno che arriva sorreggendosi con una stampella.
ma anche questo principe poteva contare sui consigli della fatina rompicoglioni.
era seduto sulla tazza del cesso la prima volta che la fatina rompicoglioni gli apparve portandosi dietro la sua scia di stelline.
fatina, sto defecando, checcazzo.
quale miglior momento di questo per riflettere? rispose la rompicoglioni.
so che sei crucciato. so che non ti ritieni all'altezza. ma stai facendo un errore madornale. ti stai concentrando su tutto quello che non puoi più fare e stai perdendo di vista le tue numerose capacità residue. mettiti in mostra sfoggiando i tuoi talenti. cura il tuo giardino se vuoi che le api lo affollino.
è vero, disse il principe alla rompicoglioni. è questo quello che devo fare. cosa mi manca dopotutto? ho un bel cervello, e una principessa intelligente saprà guardare oltre le apparenze!
così iniziò la personale crociata del principe per la conquista della sua personale Gerusalemme, quell'agognato angolo di cielo frammisto ad un triangolo di pelo. il principe lottò contro tutto e contro tutti, e non mancarono i momenti di scoramento. ma, pensò, vedrai quando alla fine riuscirò nel mio intento. la gioia sarà anche maggiore.
nel frattempo i principi dei feudi adiacenti si accoppiarono tutti. anche i più brutti. anche quelli più stupidi. ma io non demordo, si disse, guardali, saranno poi davvero così felici?
e alla fine, la tenacia lo premiò.
eccola, la metà della sua mela.
bella, intelligente. la ricerca sembrava conclusa.
anche lei sapeva che aveva di fronte la sua personale metà. quell'unica compatibile nell'intero reame. eppure qualcosa non la convinceva. perchè proprio a me questa metà col verme?
lui, si accorse subito dell'incertezza che le velava il bel volto.
e non si fermò neanche di fronte a questa nuova difficoltà.
lo so che sei dubbiosa e titubante. però, che tu ci creda o no, io sono la tua metà e tu la mia. siamo fatti per riunirci. non guardare quello che non potremo fare, ma concentrati su tutto quello che ancora io posso fare per te (grazie fatina rompicoglioni, come vedi non dimentico le tue parole). io posso renderti comunque felice, perchè quando c'è l'amore le difficoltà si superano. e noi possiamo farcela insieme.
la principessa, colpita da queste parole, si mise seriamente a riflettere sulle parole pronunciate dalla metà che il destino le aveva assegnato.
due settimane dopo si fidanzò con un principe basso e con una incipiente pancetta da alcolista. non bellissimo in effetti, ma poteva pure portarla a ballare i latinamericani in quel bel locale pieno di principesse milf.