giovedì 12 dicembre 2013

lavori in corso

quando sei ricoverato e i tuoi sintomi sono ascrivibili a parecchie condizioni patologiche, cosa si fa? semplice: si effettuano tutti gli esami possibili per cercare di venire a capo del problema o quantomeno iniziare ad escludere alcune delle possibili cause.

iniziano così le varie analisi del sangue. uno dei virus più ricercati in questi casi è quello dell'Epstein Barr. detto in parole più povere, quello della Mononucleosi. il romantico virus che si diffonde di solito mediante il pomicio adolescenziale. in alcuni casi molto rari, questo virus ti si riversa contro e scatena la sindrome di Guillame Barrè (mi si perdonino gli errori eventuali sui nomi, ma vado a memoria...), una simpatica sindrome che si cura con una banale plasmaferesi ma da prendere in tempo se non si vuole aggiungere una lapide al camposanto. incidenza di uno-due ogni centomila. ovviamente non era quella perchè è una sindrome a decorso acutissimo (spesso anche nel giro di poche ore). (che poi ho avuto modo di conoscere anche un ragazzo che ne è stato affetto, quando si parla di calcolo delle probabilità...fanculo ai professori di statistica). un altro virus è il citomegalovirus. e poi via via tutti gli altri.

si cercano cause come epilessia o simili. quindi esami con simpatici fasci di luce sparati negli occhi.

risonanza magnetica, il minimo. tre ore dentro un tubo del cazzo. se non sono diventato fosforescente quella volta dovrei poter sopportare anche Fukushima.

vari esami con corrente elettrica ai nervi, induzione magnetica (questo me lo ricordo bene: immaginate delle botte in testa senza che il pugno vi tocchi...uno strumento diabolico).

e poi, visto che il dilemma rimaneva, si sono cercate anche cause meno convenzionali. così c'è finito di mezzo pure un test HIV. ero abbastanza sicuro di non aver fatto minchiate ma insomma, siccome alla sfiga non c'è limite, ho fatto pure quello (tra l'altro ho saputo poi che i miei sintomi, se fossero stati ascrivibili all'HIV, sarebbero stati solitamente quelli di un malato in stato avanzato). e si sono "dimenticati" di dirmi che il risultato era negativo. era ovvio, ma insomma, se me l'avessero detto...una buona notizia mica guasta l'ambiente.

alla fine ci fu pure la famosa puntura lombare. ora, non so se ne avete mai subita una (subita è il termine giusto), o se siete stati come me fedeli spettatori di Dr.House, ma in Italia qualche anno fa la pratica non era proprio uguale a quella presentata all'ospedale del New Jersey. vi spiego cosa successe: arrivarono i dottori con un carrellino coperto da un lenzuolino. il carrellino "inciampò" nella sponda di un letto presente nella stanza scoprendo il contenuto. ai miei occhi gioiosi arrivò l'immagine dell'ago che di lì a poco sarebbe stato protagonista dell'esame. "Ma...è quello l'ago?" chiesi. "Sì, di solito lo nascondiamo per non spaventare il paziente...ma tu non dovresti aver paura...". no...appena. l'ago, più che un ago era una fiocina. mi misero seduto e l'anestesia locale era rappresentata da ghiaccio spray. all'inizio non sentii nulla ma verso la fine avvertii una spiacevole sensazione di svuotamento. trattenni la sofferenza e non lodai a modo mio quello lassù (medici gentilissimi in quel momento, diciamolo e plaudiamo). dopo questa ennesima fatica dalla quale le aspettative si impennarono, risultò l'ennesima delusione. liquor limpido, cioè, nulla.

dopo due settimane mi dimisero senza diagnosi.

(PS:mi ravanarono anche alla ricerca di tumori, ma questo l'ho saputo dopo)
(PPS:ovviamente continua)

3 commenti:

  1. Stika.
    come un gomitolo di lana da dare a una gatteria.
    Poi hanno ottenuto qualche risultato, mi auguro..

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  2. intanto sono vivo (non è la mia controfigura a scrivere). per il resto non anticipo, lasciamo la suspance.

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