martedì 4 febbraio 2014

sole,mare e...

al termine del campionato che ci vide brillantemente in testa alla classifica, continuammo gli allenamenti che come tutti gli anni in quel periodo, perdevano ovviamente di intensità e di mordente. nel frattempo stavamo progettando una estate in Sardegna. la squadra si spostava fuori dal continente. dopo quella bella stagione, questo viaggio era quanto di meglio si potesse chiedere. sole, mare, amici, lo spirito del gruppo trasportato anche verso il dolce far nulla.

non racconto qui alcuni degli episodi capitati in quell'occasione, anche se uno, per attinenza all'argomento principale di questo blog, merita attenzione. io ero ancora nella fase di non accettazione (o qualcosa di simile). seppur non al 100% portavo avanti la mia vacanza come nulla fosse. ma quand'è che il "come se nulla fosse" diventa "qualcosa è?". ovviamente quando c'è di mezzo la gnocca. in questo frangente due ragazze napoletane conosciute in spiaggia. io e un mio amico ci fiondammo nell'approccio. battutine, serate in riva al mare in quel di Palau, per poi separarci nei momenti topici. a te la mora, a me la bionda e tutta gioia. poi però di giorno c'era da portare avanti l'azione diplomatica, affinchè la sera si ricevessero i benefici del caso senza troppi preliminari. l'azione diplomatica però prevedeva vita di gruppo. e parlando venne fuori che giocavo a pallavolo. e vuoi che in spiaggia non capiti una partitella? non ci sarebbe stato nessun problema se dalla parte opposta non fosse capitato un "collega", anche parecchio bravo devo ammettere. la rabbia e la frustrazione però di guardarlo spiccare salti senza poter far nulla di concreto era tanta, e questo stava per diventare la base di quella rabbia scaturita durante il confronto con gli altri, quando constati che certe cose non si possono più fare, benchè fossero una volta una parte integrante della tua figura. vabbè, per quell'estate però la bionda uscì con me. salvo poi accorgermi che l'autostima che deriva dall'essere scelti da una ragazza può annullarsi quando scendi dalla barca che ti porta in giro per le isolette del nord e ti accorgi che aggrapparti alla corda di sostegno quasi non basta e che il dondolare delle onde assume la forza di uno tsunami. oppure si annulla quando sei in giro per la Maddalena e fare lo slalom tra la gente non è più una cosa scontata. e sarebbe arrivato settembre.

2 commenti:

  1. Leggendo questa parte della storia, mi è venuto in mente un video che impazza sui social, quello della (orribile espressione) donna più brutta del mondo. C'è questa cosa che chiede e si chiede. What defines you? Ecco, penso che ad alcuni tocchi in sorte proprio una domanda simile, ad un certo punto della vita. Ci vuole coraggio per dare una risposta nuova ad una domanda che non ci si è mai neppure posti, nella maggior parte dei casi. Qualcosa che si dava per scontato, essere quel che si era.

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    1. e la risposta me la sono data. ma da poco tempo. pochissimo.

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